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Sonno in vacanza: consigli ed errori da evitare per ricaricare le batterie

Per molte persone andare in vacanza significa anche concedersi lunghe dormite, svegliandosi al mattino con comodo e senza squilli fastidiosi. Occasione più unica che rara di riconciliarsi con il sonno che spesso penalizziamo durante l’anno.

Dormire bene, ormai lo sappiamo tutti, è fondamentale, perché è proprio alla quantità e alla qualità delle ore che riusciamo a trascorrere riposando, che dobbiamo benessere e salute.

Anche se teoricamente in vacanza si dovrebbe riuscire a dormire meglio che a casa, sia perché non abbiamo orari, sia perché abbiamo finalmente la possibilità di staccare da lavoro e problemi quotidiani, non sempre la cosa è così naturale e spontanea.

I motivi possono essere molteplici: la difficoltà ad abituarsi ad un letto diverso dal proprio, il caldo che incide negativamente ancor di più che che a casa, il fatto di essere in un contesto pieno di opportunità nuove e stimolanti che per qualcuno rende il dormire una perdita di tempo, o semplicemente non riuscire a lasciarci alle spalle lo stress da lavoro.

Queste condizioni possono influire negativamente sulla qualità del sonno che cerchiamo di ottenere in vacanza, con il risultato che spesso quando torniamo a casa siamo più stanchi di prima.

Cosa fare allora per garantirsi un po’ di riposo?

Per prima cosa è molto importante cercare di seguire orari regolari: anche se si è in vacanza, bisogna evitare di fare troppo tardi la sera e svegliarsi intorno all’ora di pranzo. Gli esperti consigliano di andare a letto prima di mezzanotte e puntare la sveglia non più tardi delle dieci.

Come per ogni altro aspetto della nostra salute, anche l’alimentazione è fondamentale per ottenere un buon sonno.
Soprattutto bisogna evitare di cenare tardi e bere alcolici in eccesso; andare a letto con lo stomaco pieno, infatti, può causare una digestione più lunga e un sonno di pessima qualità.

Anche la cosiddetta pennichella pomeridiana va controllata. Se sei abituato a farla, nessun problema, l’importante è che non si protragga oltre i 30-40 minuti. Perché? Potrebbe attivarsi un meccanismo inerziale del sonno che rende intontiti e di cattivo umore nelle ore successive al risveglio.

Per chi infine sa già non riuscire ad abituarsi al proprio letto in pochi giorni, abbiamo un consiglio che potrebbe risolvere il problema.
Portarsi dietro il materasso è abbastanza infattibile, più semplice mettere in qualche borsone il cuscino, soprattutto se è in memory.

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