Categories:

Ogni quanto bisogna cambiare il materasso?

Le potenzialità di un materasso non sono infinite e nonostante si cerchi costantemente di migliorare le tecnologie alla sua base e si aumentino la resistenza e le prestazioni, arriva sempre un momento in cui si deve sostituire. È un dato di fatto ed è bene conoscere il ciclo di vita di un prodotto tanto importante perché ne va del nostro riposo e della nostra salute. Essendo il materasso strettamente legato a questi aspetti si dovrebbe intuire che quando la sua struttura comincia a deformarsi o a cedere, a risentirne è in primis la qualità del riposo ed in secondo luogo anche la salute perché a lungo andare il materasso perde anche le sue proprietà anallergiche e gli acari che vi si accumulano potrebbero scatenare allergie, se non addirittura patologie più serie.

La durata media di un materasso di qualità è oggi stimata in un arco temporale che va dagli 8 ai 10 anni. Essa può subire delle piccole variazioni in base alla tecnologia con la quale il materasso è stato creato, al tipo di materiali impiegati ed all’utilizzo che se ne fa. Infatti, come in tanti altri casi, la differenza la fa anche il modo in cui si usa il letto. Ecco che prima di procedere con la spiegazione di quelli che sono i segnali che comunicano che è giunta l’ora di cambiare il materasso, ci teniamo a dare qualche consiglio per aumentarne la durata media del materasso, o meglio per far sì che non si usuri precocemente.

  1. Evitare di saltare sul letto, per evitare delle deformazioni alla parte più interna del materasso, che è chiamata massello, e che se si rovina comporta un cedimento della struttura e quindi si assiste ad una perdita irrimediabile a del dovuto sostegno.
  2. Ruotare frequentemente il materasso e mettere in atto i già citati consigli per la pulizia e la cura del materasso.
  3. Tenere lontani gli animali domestici. Potremmo definire quest’ultimo punto una piccola postilla per quel che concerne la pulizia, e quindi l’igiene, del materasso visto al punto 2. Per mantenere alto il livello di pulizia del letto e del materasso sarebbe dunque preferibile non far entrare gli animali domestici, come cani e gatti, in camera da letto, né tantomeno farli salire sul letto perché, oltre a perdere pelo, essi potrebbero portare agenti esterni tutt’altro che igienici.

Come accennato, insieme all’usura fisiologica l’altro aspetto che influisce sulla durata di un materasso è l’igiene. Si stima che ogni notte si arrivi ad espellere circa mezzo litro tra sudore ed umori corporali e di questo mezzo litro piccola è la parte che riesce ad evaporare durante le ore di inutilizzo del letto, quindi quella restante penetra e si deposita all’interno del materasso. Inoltre, come accade per i cuscini, anche nel materasso si accumulano cellule morte, forfora e polvere e queste sostanze attirano spore, virus e batteri. L’areazione del materasso e la pulizia della sua fodera sono operazioni importanti, ma non sono così potenti da evitare la sostituzione del materasso quando esso ha più di 8-10 anni di vita. Lo stesso discorso vale per i materassi rivestiti con fibre anallergiche perché anch’esse nel tempo perdono le loro proprietà di difesa. In generale si parla di 6 anni di efficacia, trascorsi i quali le performance cominciano a diminuire.

Ed anche le performance della struttura stessa del materasso subiscono un calo graduale dopo tanti anni di utilizzo e ciò è percepibile a livello fisico. Quando un materasso è usurato non garantisce più un supporto adeguato, crea quindi intorpidimenti ed appesantimenti degli arti e la prima conseguenza sono i plurimi risvegli notturni. La conseguenza secondaria, invece, riguarda il momento del risveglio al mattino, momento in cui non ci si sente riposati, bensì ancora molto stanchi e con qualche dolore, localizzato soprattutto all’altezza della schiena.
Quando si avvertono questi campanelli d’allarme quello che occorre fare è adoperarsi per comprare un nuovo materasso in linea con le proprie esigenze, senza ritardare troppo questa spesa perché più si rimanda e più possono aumentare i dolori o anche solo il senso di frustrazione o stanchezza perché non si riesce a dormire bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.