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Ogni quanto bisogna cambiare il cuscino?

Un diamante è per sempre, un cuscino no. Lo facciamo subito presente: dovrebbe essere cambiato ogni 24 mesi circa. Il ciclo di vita media stimato è infatti di 2 anni, arco temporale che può subire delle variazioni in base alla qualità dei materiali e dell’utilizzo che se ne fa. Questo per dire che sì, dopo 2 anni sarebbe necessario rinnovare il proprio cuscino nel senso di sostituirlo con uno nuovo, ma niente vieta che si possa cambiare anche prima, soprattutto se già si avvertono i primi segnali di deformazione.

Infatti, la perdita di prestazioni fisico-meccaniche è uno degli aspetti che fanno capire che il cuscino va sostituito. A prescindere dai materiali che costituiscono l’imbottitura e a prescindere dalla qualità del cuscino, tale perdita di prestazioni si traduce in un minore spessore ed in una minore compattezza. Magari a livello visivo queste variazioni non sono percepibili, ma basta utilizzare il cuscino per verificare che l’accoglienza è mutata.
Un cuscino usurato è un cuscino che tende a deformarsi e rende spiacevole l’esperienza del sonno, influisce cioè sulla sua qualità arrivando talvolta persino a creare problemi di insonnia e sappiamo quanto ciò può essere fastidioso e possa influenzare a sua volta lo stato di veglia. In particolare, un cuscino le cui prestazioni stanno venendo meno può causare dolori alla cervicale, sia a chi già ne soffre sia a chi non ha di questi problemi.

Se state notando che il vostro cuscino non supporta più la testa ed il collo come faceva inizialmente provate a fare un semplice test per avere una risposta circa il suo stato di salute. Provate cioè a posizionarlo su un piano rigido e poi piegarlo a metà per rilasciarlo subito dopo. Sarà la posizione che assumerà naturalmente, cioè da solo, a darvi la risposta di cui avete bisogno. Se il cuscino è in memory foam e rimane affossato va sostituito, stessa cosa se il cuscino è in fibra, o in piuma, e dopo esser stato piegato non torna più all’altezza precedente.

Abbiamo fatto riferimento allo stato di salute del cuscino e torniamo adesso sull’argomento prendendo però in considerazione la nostra e la vostra salute. Sì perché l’altro grande aspetto che determina il ciclo di vita del cuscino è l’igiene. Stando a contatto con il nostro corpo, il cuscino tende ad accumulare sudore, cellule morte, capelli, sebo, olii, oltre che acari spore e polvere in una misura ben superiore rispetto al materasso, per questo la sua sostituzione deve essere più frequente. L’aerazione quotidiana e la pulizia saltuaria del cuscino sono efficaci sì, ma fino ad un certo punto, non possono garantire un’igiene totale e duratura nel tempo. Notte dopo notte si accumulano queste sostanze che a lungo andare è difficile mandare via definitivamente e seppur nell’immediato sembrano essere innocue, non causare problemi, possono in realtà compromettere la salute della nostra pelle e causare allergie o infezioni.
Ricapitolando, due sono gli aspetti da tenere in considerazione per quanto riguarda la durata del cuscino ed è bene prestarvi attenzione per garantirsi un buon riposo, oltre che per continuare a godere di un benessere generale. Non va mai sottovalutata l’importanza del riposo, dal momento in cui tendenzialmente passiamo a letto 1/3 delle nostre giornate e nell’arco di un anno si parla di circa 120 giorni. Non vorrete mica stare male o correre rischi per tutto questo tempo? La soluzione per evitare problemi adesso la conoscete, vi invitiamo a farne tesoro.

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