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Meglio un materasso in schiuma di lattice o in schiuma di poliuretano?

Dormire bene è un aspetto molto importante per la nostra salute e un elemento che ne determina la qualità è il materasso, si evince quindi che la scelta è un processo delicato, che deve consistere in una prima fase informativa e poi in una di testing, perché i materassi vanno provati! E a proposito di materassi, oggi parliamo di quelli in schiuma. Solitamente quando si parla di materassi in schiuma ci si riferisce a due tipologie di prodotti che hanno in comune il comfort ed il sostegno, due delle principali caratteristiche richieste ai materassi. Essi sono i materassi in schiuma di lattice e quelli in schiuma di poliuretano che, oltre alle due proprietà che abbiamo appena menzionato, si differenziano per altri aspetti che adesso andremo a vedere insieme.
Iniziamo con la presentazione dei materiali così da capire meglio di che cosa si tratta e quali garanzie offrono: a differenza della schiuma di poliuretano che è un materiale sintetico, quella di lattice può essere ottenuta in due modi, uno dei quali è naturale e deriva dalla secrezione delle Helvea Brasiliensis, cioè dalla secrezione di alcune particolari piante tropicali. L’altra modalità è di tipo sintetico e consiste nella riproduzione della molecola in laboratorio. La schiuma di lattice si contraddistingue poi per donare una grandissima sensazione di comfort, accoglie infatti il corpo in maniera piacevole e risponde alla perfezione alle varie posizioni che durante la notte il corpo assume.
Come anticipato, la schiuma in poliuretano è di origine sintetica, ma rispetta e salvaguarda sia la salute dell’uomo che dell’ambiente; si tratta di un tipo di materiale molto versatile, flessibile, resistente e traspirante. Inoltre, di base può presentare una struttura o a cellule aperte o a cellule chiuse, le quali comportano una maggiore o minore elasticità del materasso. L’elasticità è cioè maggiore quando vi è un’apertura più grande delle cellule in quanto migliore è la circolazione e la ventilazione dell’aria negli strati interni.
Abbiamo specificato “di base” perché molteplici sono poi le varianti delle formulazioni di questo tipo di schiuma, che per esempio può essere realizzata con estratti di semi di soya, o con gel o, ancora, con acqua.
Detto questo, possiamo proseguire la trattazione specificando che si tratta di due materiali molto validi e la scelta di uno o dell’altro dipende dalle proprie esigenze in termini di ergonomia. In generale, la schiuma di lattice ha una flessibilità maggiore e dona una più grande sensazione di morbido accoglimento, quella di poliuretano invece ha una migliore elasticità ed offre una maggiore sensazione di supporto al corpo. Sempre più spesso comunque si stanno producendo materassi che integrano queste due schiume, abbinandovi anche altri materiali.
In ogni caso, le lastre di lattice e di poliuretano vengono di solito inserite o nella struttura di sostegno, o anche negli strati interni del materasso. A seconda dunque della collocazione offrono supporto e sollecitazioni differenti: nel primo caso queste schiume possono prevedere delle diverse zone di portanza del materasso, che grazie alle lavorazioni con densità e sagome differenti, sostengono meglio alcune parti del corpo che sono più pesanti, ma anche più sporgenti, come il bacino per esempio, le spalle, le gambe; inserite invece tra le imbottiture del materasso consentono una migliore distribuzione delle sollecitazioni che esercita il corpo quando si muove durante il sonno.

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