Paura, confusione e
tristezza sono le sensazioni principali che proviamo quando ci svegliamo da un
brutto sogno, cioè da quello che è molto spesso definito un incubo. Siamo
infatti abituati a chiamare incubi quei sogni che ci spaventano in quanto qui
viviamo un conflitto interpersonale, assistiamo o siamo protagonisti di
aggressioni fisiche o, ancora, calamità
naturali…tutte situazioni di cui non vorremmo mai sentir
parlare né vivere in prima persona, nemmeno in sogno!
Così come per i sogni, nel tempo si sono susseguite numerose ricerche e studi
per capire quali siano le cause degli incubi ma ad oggi ancora non è emersa una
verità univoca. Sono numerosi i fattori che influiscono sull’attività celebrale
durante la notte ed anche la loro influenza agisce diversamente da persona a
persona, quindi non vi è niente di assolutamente certo. Tuttavia, la maggior
parte degli esperti è concorde nel credere che a generare i brutti sogni siano
delle situazioni che preoccupano i
sognatori nella vita di tutti i giorni, vale a dire delle situazioni di conflitti
familiari, di grande stress o ansia. Le tensioni e i pensieri ansiogeni che si
hanno e si vivono durante il giorno si rifletterebbero quindi sui sogni,
minando la qualità del sonno e creando una sorta di circolo vizioso.
Tuttavia, una notizia positiva circa
gli incubi esiste e si rintraccia nella teoria della dottoressa Rosalind
Cartwrigh, che è specializzata nei disturbi del sonno ed afferma che i brutti
sogni facciano bene alla salute della mente. Secondo l’esperta, la loro
finalità sarebbe una sorta di catarsi
inconscia, uno sfogo, una liberazione incondizionata delle negatività
e delle emozioni che provocano dolore e dispiacere.
A conferma di questa teoria c’è il pensiero dello psicologo Ian Wallace, il
quale sostiene che a livello di inconscio creiamo queste brutte situazioni per
superare e risolvere problemi che
ci affliggono nella vita reale e, sempre inconsciamente, interpretiamo gli
incubi come dei messaggi di incitamento per noi stessi, dei messaggi di
incoraggiamento per uscire, appunto, dalle difficoltà.
Ecco che imparare ad interpretare questi sogni terrificanti è importante in
quanto utile per ripristinare il proprio stato di salute, il proprio benessere,
soprattutto se si tratta di incubi da stress post-traumatico, che è la tipologia di incubi
che possiamo definire peggiore. Come già detto poco fa, i brutti sogni in età
adulta sono influenzati da numerosi fattori e situazioni vissute durante la
veglia e chi ha subito dei gravi traumi molto spesso ha delle ripercussioni
gravi la notte, perché rivive quel che lo ha terrorizzato e traumatizzato. In
questo caso, attraverso dei supporti psicologici, come la tecnica della padronanza del sogno, si può
apprendere ad assumere il controllo dell’onirico e a modificare il suo
sviluppo, così da dare un epilogo diverso al trauma e superare con maggiore
successo il problema. Per esempio chi ha assistito all’incendio della propria
casa ed è riuscito a salvarsi potrebbe rivedere tale scena in sogno molteplici
volte e l’ossessione potrebbe placarsi se il sognatore, controllando la scena
onirica, immagina di spegnere il fuoco.
In questi casi gli incubi fanno bene anche perché mettono in luce un problema
che potrebbe non rivelarsi in altre circostanze. Possono definirsi utili
quindi, non solo perché aiutano a sfogarsi, ma anche perché consentono di
capire di avere un problema, che può essere risolto sempre attraverso gli
incubi stessi.
A che cosa servono gli incubi?
Posted by Marketing Specialist