Oltre ad avere un letto
comodo ed ergonomico che risponde alle proprie particolari esigenze, per
dormire bene e svegliarsi veramente riposati al mattino è importante adottare
uno stile di vita salutare. La qualità del sonno è infatti largamente
influenzata dalle attività che svolgiamo durante il giorno ed allo stesso tempo
il grado di concentrazione nel fare queste attività è influenzato dal riposo
notturno. In sintesi, dormire bene vuol dire stare bene, avere l’energia
necessaria a stare svegli e concentrati; per migliorare il riposo notturno,
quindi, è necessario prestare attenzione a ciò che facciamo e mangiamo
nell’arco della giornata, ma soprattutto nelle ore immediatamente precedenti al
momento di andare a dormire.
Quelle che vedremo non sono regole da seguire rigorosamente, ma consigli utili
che potrebbero trasformarsi in abitudini, come l’andare a dormire e lo
svegliarsi sempre agli stessi orari per esempio. L’avere orari fissi per
riposare è infatti uno degli aspetti fondamentali per migliorare la qualità del
riposo stesso.
Camera e letto
La pulizia e la temperatura della camera da letto influiscono sulla qualità del
sonno, quindi è consigliabile mantenere costantemente pulita sia la stanza
stessa sia la biancheria del letto; con questo ricordiamo subito che bisogna
evitare di fumare in camera, sempre e comunque. Inoltre è bene sapere che la
camera che ci accoglie per la notte deve essere sufficientemente fresca, buia e
silenziosa; rumori e luci solitamente portano ad un rallentamento
nell’addormentamento, che è un processo abbastanza delicato.
Un aspetto poi molto importante, ma che viene spesso sottovalutato, è il fatto
che la camera da letto si chiama così per un motivo preciso: ci si viene e ci
si sta per andare a letto, a dormire. Non nasce infatti come una stanza da
vivere come la cucina o il salotto per esempio, bensì come luogo di relax,
capace di favorire il sopraggiungere del sonno. Per questo motivo bisognerebbe
evitare di utilizzarla per lavorare, studiare, rilassarsi o guardare la
televisione, ma solo ed esclusivamente per dormire. Un discorso similare può
esser fatto anche solo per il letto, cioè bisognerebbe coricarsi solamente
quando si sente di avere tanto sonno e bisognerebbe alzarsi subito la mattina
quando suona la sveglia.
Alimentazione
La cena andrebbe consumata almeno 3 ore prima di andare a dormire, così da aver
completato la digestione; non dovrebbe essere troppo abbondante, ma nemmeno
troppo scarsa, onde evitare attacchi di fame durante la notte.
In particolare, per quanto riguarda gli alimenti si consiglia: riso, orzo,
pesce, tacchino, frutta come mele, banane ed albicocche, verdura rossa e a
foglia verde; è vero che i carboidrati andrebbero evitati nel pasto serale in
quanto più pesanti, ma il riso rappresenta un’eccezione in quanto grazie al suo
indice glicemico consente di aumentare la quantità di triptofano
nell’organismo, vale a dire una sostanza proteica che aiuta a produrre il
famoso “ormone del sonno”, che è la serotonina.
Gli alimenti che invece si sconsigliano per la cena sono quelli ricchi di
sodio, quelli già pronti in scatola, il cioccolato, la carne rossa ed il
formaggio stagionato.
Al pari dell’alimentazione, è importante anche che cosa si beve prima di andare
a dormire. Vanno bene bevande come acqua e tisane, non vanno bene invece
alcolici, thé e caffè, in quanto generano effetti eccitanti nel corpo e fanno
perdere il sonno.
Pisolino
La pennichella dopo pranzo può dare il giusto contributo di carica ed energia
ad affrontare il pomeriggio, senza però ritardare l’ora di andare a letto, se
non supera i 45 minuti. Quindi il pisolino pomeridiano è concesso solo se si
rispetta il limite dei 45 minuti massimi e si riposi in poltrona o sul divano. Come
abbiamo già visto, è bene utilizzare il letto solamente per il riposo notturno.