Il mondo è in continua
evoluzione ed anche il settore dell’arredamento cambia spesso offrendo prodotti
e stili in linea con le ultime tendenze di maggior successo. Un esempio su
tutti è dato dal letto alla francese, un letto ormai ampiamente utilizzato
negli showroom di arredamento o anche negli alberghi, ma che fino a circa dieci
anni fa non conoscevamo e del quale ancora oggi ignoriamo le caratteristiche.
Che cosa lo differenza da un tradizionale letto matrimoniale?
La risposta è semplice, sono le dimensioni ad essere diverse. Infatti, se un
letto tradizionale, e il relativo materasso, è largo dai 160 ai 180 cm, quello
alla francese è largo 140 cm. È quindi più stretto, ma lungo uguale, vale a
dire dai 190 ai 200 cm.
Ci teniamo a sottolineare che questa tipologia di letto è da considerarsi un
matrimoniale, infatti consente di accogliere e far riposare comodamente due
persone, garantendo loro un riposo un po’ più intimo, in quanto ravvicinato. Il
letto alla francese non è quindi un modo alternativo per chiamare quello che
conosciamo come letto ad una piazza e mezzo, o letto da prete, che ha una larghezza
invece di 120 cm. Se consideriamo infatti che un letto singolo misura 80 cm ed
è comodo per una sola persona, si intuisce facilmente che 40 cm in più, quelli
per arrivare ai 120 cm del letto ad una piazza e mezzo, non sono sufficienti
per una seconda persona.
Un’altra domanda che
potrebbe sorgere spontanea riguarda l’origine del nome: perché si chiama letto
alla francese? La risposta è piuttosto semplice in quanto si tratta del tipico
letto matrimoniale francese, chiamato grand lit in Francia e queen bed in Gran
Bretagna. La dimensione standard della piazza francese è quindi di poco
inferiore rispetto a quella tradizionalmente utilizzata in Italia; le due
piazze danno quindi un letto più ristretto che sta avendo un riscontro positivo
nel nostro Paese in quanto incontra favorevolmente le esigenze di molte
persone.
Ma le motivazioni che spingono a scegliere il letto alla francese non sono da
rintracciarsi esclusivamente nel minor ingombro in camere dalle superfici
ridotte, come nel caso delle strutture alberghiere per esempio, ma anche in una
questione di design. In molti prediligono questo tipo di letto anche in camere
molto grandi per enfatizzarne la spaziosità e perché a livello di estetica
piacciono di più.
In ultimo non ci rimane
che dire che i letti alla francese più richiesti e venduti sono quelli che
offrono un vantaggio aggiuntivo a quelli appena citati, vale a dire il
contenitore. La maggior parte dei letti francesi offerti sul mercato hanno un
box contenitore al di sotto delle reti e questo può esser stato un elemento che
nel tempo ha causato un po’ di confusione circa la loro definizione. Essendo
sia il letto alla francese sia il contenitore una novità, in molte persone
possono aver erroneamente creduto che il letto alla francese ed il letto con il
contenitore fossero la stessa cosa. Chiariamo invece che il contenitore sotto
il materasso può esser sì considerato una novità abbastanza recente, ma lo si
può avere anche in tutte le altre tipologie di letto.
Il contenitore è indubbiamente comodo perché consente di avere più spazio negli
armadi: la parte solitamente dedicata alla biancheria del letto può esser
libera in quanto tutto quel che riguarda il letto ed il materasso vengono messi
nel vano sotto il materasso. Avendo la medesima superficie della struttura del
letto, infatti, vi possono stare gli eventuali cuscini di riserva, le lenzuola,
oltre che le voluminose trapunte e piumini invernali, cosa davvero utile per
tutti.