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Sindrome da apnea ostruttiva notturna: sintomi, effetti e rimedi

L’apnea notturna rientra nell’eterogenea famiglia dei disturbi del sonno, insieme a sonnambulismo, insonnia e bruxismo.
Si tratta di un disturbo insidioso, caratterizzato da frequenti collassi delle vie aeree superiori durante il sonno che portano a ripetuti  arresti della respirazione, più o meno prolungati, con conseguenze dannose per la salute. Si stima che approssimativamente due milioni di italiani soffrano di questa patologia, che può manifestarsi in tutte le età, con maggiore incidenza nei soggetti di sesso maschile.


Alla lunga, la mancata ossigenazione in alcuni momenti del sonno può produrre scompensi a livello cardiaco.
Esistono diversi tipi di sindrome di apnea notturna.

La forma più comune e diffusa è la cosiddetta apnea notturna di tipo ostruttivo, nota anche come OSAS, acronimo per Obstructive Sleep Apnea Syndrome, in cui gli episodi apnoici derivano da un improvviso blocco delle vie respiratorie durante il sonno. Se vi rendete conto di avere questo problema, o vi viene riferito dai vostri familiari, rivolgetevi senza esitazione ad un medico per un esame polisonnografico.


Decisamente più rara è, invece, l’apnea notturna di tipo centrale, o apnea centrale nel sonno, riconducibile a problemi neuromuscolari o neurologici. In questo caso, la parte del cervello che controlla la respirazione non invia correttamente i segnali ai muscoli respiratori durante il sonno, portando ad un’assenza di attività respiratoria.

Che cosa accade durante una crisi apnoica
Tra le forme più frequenti di disturbi respiratori del sonno, la sindrome da apnea ostruttiva notturna è caratterizzata dal collasso e dall’ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno, con conseguente rallentamento e temporanea interruzione della respirazione.


In genere, chi soffre di apnea notturna non si rende conto di smettere di respirare ciclicamente durante la notte e non ha memoria delle proprie crisi respiratorie, poiché la mente non tiene traccia dei frequenti micro-risvegli che si verificano al termine di ciascun evento apnoico.


La crisi ha inizio, in genere, durante il passaggio dalla fase NREM alla fase REM. All’inizio della crisi apnoica, i pazienti smettono di russare a causa di un blocco meccanico del respiro. L’apnea dura, in genere, qualche secondo ed il paziente compie sforzi notevoli nel tentativo di riprendere fiato.

Durante un evento apnoico possono verificarsi tachicardia, agitazione e sudorazione.
Durante il sonno di una persona che soffre di apnee notturne, si registra un rapido aumento della frequenza di pulsazione cardiaca e della pressione arteriosa, in quanto il cuore viene sottoposto ad uno sforzo non indifferente.

Conseguenze delle apnee notturne
I pazienti affetti da sindrome apnoica accusano una forte sonnolenza diurna, irritabilità, dolori al collo e mal di testa al risveglio e capita che si addormentino involontariamente durante il giorno guardando la televisione, durante una conversazione o leggendo.


Non sono infrequenti veri e propri colpi di sonno alla guida e molti studi hanno dimostrato che chi soffre di apnee notturne abbia una frequenza di incidenti stradali fino a sette volte superiore alla media.


La stanchezza durante il giorno porta a ridurre progressivamente l’attività fisica, con conseguente aumento di peso, che può aggravare ulteriore la situazione. Esiste, infatti, una lineare relazione tra sovrappeso ed apnee notturne.


Chi soffre di apnee notturne ha, in genere, grandi difficoltà ad addormentarsi durante la notte ed i continui micro-risvegli determinano una riduzione della quantità di sonno profondo e ristoratore, con gravi conseguenze a carico del sistema nervoso.


Oltre a generare affaticamento, sonnolenza, impotenza e problemi di memoria e concentrazione, le apnee notturne possono affaticare il sistema cardio-vascolare, ed esporre al rischio di attacchi di cuore ed ictus.

Rimedi per le apnee notturne
Se soffrite di forme lievi di apnea notturna, con buona probabilità sarà sufficiente apportare qualche modifica allo stile di vita per alleviare i sintomi e ripristinare la normale respirazione durante il sonno.


Si consiglia, innanzitutto, di evitare gli alcolici, il fumo ed i farmaci che possono causare sonnolenza. Se siete in sovrappeso, cercate di perdere peso in modo da ridurre la massa in eccesso che grava su addome, collo e torace, causando disturbi respiratori del sonno. Seguite una dieta sana ed equilibrata, fate esercizio fisico con regolarità ed assicuratevi di bere almeno due litri d’acqua al giorno.


Per facilitare l’ingresso di ossigeno nei polmoni è consigliabile dormire sdraiati su un fianco anziché supini o a pancia in giù, ed usare più di un cuscino per mantenere il capo in posizione elevata.
Per chi soffre di apnea grave, invece, può rendersi necessario l’impiego di specifici dispositivi per la respirazione e, nei casi più gravi, un intervento chirurgico.

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