Categories:

Come il buon riposo agisce sulla memoria

Come il buon riposo agisce sulla memoria

Il sonno è un bisogno primario dell’essere umano, come alimentarsi e respirare, ed un’eventuale privazione può rappresentare una grave minaccia per il benessere psico-fisico.

L’importanza di riposare bene è ben nota ed il sonno è di fondamentale importanza per il processo di formazione della memoria, oltre che per il ripristino delle riserve metaboliche, per la produzione di anticorpi e per l’eliminazione delle tossine.

Dormire non solo protegge i ricordi dall’essere dimenticati, ma li rende di più facile accesso. Durante il sonno la memoria si rafforza ed i ricordi recenti vengono metabolizzati e fissati nella mente. Il sonno profondo e ristoratore garantisce, infatti, un ottimale funzionamento dei meccanismi cerebrali ed è in grado di migliorare la memoria a lungo termine, permettendo di assimilare informazioni e collezionare ricordi nella mente.

Oltre a  ristorare l’organismo, il buon riposo ha ottimi effetti sulla memoria, mentre la mancanza di sonno riduce le capacità di apprendimento. Il sonno svolge una duplice funzione, predisponendo il cervello ad un’ottimale recezione dei dati durante la giornata, e codificando, fissando, e catalogando nella mente il vissuto durante la fase di rielaborazione notturna.

Mentre dormiamo, si attivano processi neurologici fondamentali per i meccanismi dell’apprendimento e le informazioni acquisite quando si è in stato di veglia vengono attivamente elaborate, rafforzate e fissate nella mente.

Le prime fasi del consolidamento della memoria vengono completate nel giro di qualche ora dall’acquisizione di una nozione, mentre le fasi successive richiedono più tempo ed avvengono nel sonno. Per preparare un esame, infatti, è risaputo quanto sia utile concedersi una notte di sonno ristoratore dopo aver studiato.

Che cosa accade quando dormiamo?

Il sonno segue un andamento ciclico, con stadi alternati di fasi NREM e fasi REM, caratterizzate da un’intensa attività cerebrale. In una normale notte di sonno si alternano da quattro a sei cicli di fasi NREM e REM, di cui la prima è fondamentale per la ricarica di energie fisiche, mentre la seconda è essenziale per il consolidamento della memoria.

In genere, la fase REM, caratterizzata da rapidi movimenti della pupilla, subentra approssimativamente 90 minuti dopo l’addormentamento. Il primo periodo REM ha generalmente una durata di dieci minuti, mentre l’ultimo può durare oltre un’ora. Durante la fase REM, gli occhi si muovono rapidamente in diverse direzioni, ed il soggetto sogna. Il sonno REM ha un ruolo chiave nel rafforzamento della memoria.

Le onde cerebrali lente generate durante il sonno profondo svolgono un ruolo decisivo e diretto nel trasferimento dei ricordi dall’ippocampo, parte del cervello situata nel lobo temporale che funge da deposito a breve termine per le memorie, alla corteccia prefrontale, che custodisce le memorie a lungo termine.

Disturbi del sonno: in che modo danneggiano la memoria

Quando dormiamo si formano nuove sinapsi che, in buona sostanza, codificano ciò che si è appreso durante la veglia. I disturbi del sonno impattano negativamente su questo processo e possono causare problemi mnemo-cognitivi.

Un buon riposo notturno è indispensabile per preservare la propria capacità di imparare e ricordare. Una scarsa qualità del sonno, infatti, può avere ripercussioni estremamente negative sulle normali abilità neurocognitive, come la capacità di concentrazione e la formazione della memoria.

Disturbo caratterizzato da difficoltà di addormentamento e dall’impossibilità di dormire per un tempo ragionevole durante le ore notturne, l’insonnia può danneggiare le aree del cervello coinvolte nella formazione della memoria.

A causa di apnee notturne e problemi respiratori durante il sonno, molto diffusi specialmente nei soggetti non più giovanissimi, i ricordi rischiano di rimanere bloccati nell’ippocampo, dove vengono inevitabilmente sovrascritti da nuove nozioni, e, quindi, dimenticati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.